Inchiesta: Mercato del sesso in Italia 2025

Nel 2019 l’Istat stimava consumi per circa 4,7 miliardi di euro legati al mercato del sesso in Italia, un settore che ha sempre rappresentato una realtà solida e radicata. Nel 2025 il panorama è profondamente cambiato, grazie a due fattori chiave: una semi-regolamentazione e la digitalizzazione e che hanno reso il settore più trasparente, accessibile e, in parte, fiscalmente tracciabile.
Oggi mercato online del sesso in Italia conta 101.793 annunci attivi. La maggior parte delle inserzioni, oltre 72.000, riguarda le escort, che costituiscono circa il 70% dell’offerta nazionale. Seguono le persone trans, che con oltre 14.000 annunci rappresentano circa il 14% del mercato. Le restanti categorie comprendono coppie e servizi di massaggi, che insieme superano i 13.000 annunci, oltre a gigolò, inserzioni a tema gay e lesbico, che rappresentano una quota più contenuta ma significativa.
Inoltre, la distribuzione territoriale mostra un evidente concentrazione nelle grandi aree urbane, con **Roma, Milano, Torino e Napoli** che si collocano ai vertici per numero assoluto di annunci. Roma, ad esempio, è il fulcro con migliaia di annunci tra escort e trans, seguita da Milano, dove l'offerta si concentra anche su massaggi e gigolò.
Semi-regolamentazione con il codice Ateco 2025
Questa evoluzione è stata accompagnata dall’introduzione del codice Ateco 2025, che ha segnato una svolta per il settore. Pur restando in vigore la legge Merlin del 1958, che legalizza la prostituzione individuale ma vieta lo sfruttamento organizzato e le case chiuse, il nuovo codice ha formalmente riconosciuto le attività di incontri a pagamento, permettendo a molte lavoratrici e lavoratori del sesso di operare con partita IVA, pagare le imposte e accedere a tutele previdenziali e sanitarie. Questa cornice normativa ha reso il mercato più trasparente e sicuro, pur lasciando aperte criticità legate alla protezione dalle reti criminali e allo sfruttamento.
Digitalizzazione e diversificazione: il boom degli annunci online
Negli ultimi vent’anni il mercato del sesso in Italia ha subito una trasformazione radicale. Se fino ai primi anni 2000 gran parte dell’attività avveniva in contesti nascosti, come strade, club e appartamenti privati, oggi il settore si sviluppa quasi interamente online. Le piattaforme e i portali dedicati consentono ai clienti di individuare facilmente l’offerta disponibile, scegliendo in base a categoria, area geografica e tariffe, e potendo contare su sistemi di recensione e verifica che garantiscono maggiore sicurezza e trasparenza.
Nel 2025 le escort continuano a rappresentare la fetta più ampia del mercato, seguite dalle persone trans e, con una crescita costante, dai servizi legati a massaggi e coppie, che rispondono a una domanda sempre più diversificata e orientata anche a esperienze di benessere e intrattenimento. Questa tendenza è rafforzata da una clientela che ricerca non solo varietà e qualità, ma anche sicurezza, discrezione e possibilità di prenotare servizi personalizzati e verificati.
Costi e tariffe
Le tariffe nel 2025 variano sensibilmente a seconda del tipo di servizio e del livello di professionalità. I contenuti digitali e le videochiamate possono partire da pochi euro e arrivare a 500 euro all’ora per proposte premium, mentre gli incontri in presenza oscillano mediamente tra i 100 e i 500 euro per appuntamento, con differenze dovute all’esperienza, all’aspetto e ai servizi offerti.
La domanda dei clienti è sempre più orientata a sicurezza, trasparenza e qualità: annunci verificati, discrezione, possibilità di prenotazione online e servizi aggiuntivi come accompagnamento o massaggi sensoriali.
Normative e salute
Sul fronte normativo e sanitario, nonostante il codice Ateco 2025 abbia favorito una maggiore trasparenza, la legge Merlin resta il pilastro legislativo, continuando a vietare qualsiasi forma di sfruttamento organizzato. Parallelamente, diverse associazioni e operatori del settore promuovono iniziative a favore della salute e della sicurezza, tra cui screening sanitari regolari, uso diffuso di preservativi e supporto psicologico e legale, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, come trans, migranti e giovani lavoratrici del sesso.
Il dibattito politico resta acceso. Da una parte vi è chi sostiene una regolamentazione completa, che garantirebbe maggiori tutele e sicurezza sia per i professionisti sia per i clienti; dall’altra, chi propone un approccio abolizionista, volto a ridurre la domanda e l’offerta con l’obiettivo di contrastare la tratta e lo sfruttamento.
Nel 2025 l’Italia ospita uno dei mercati del sesso più vasti e digitalizzati d’Europa, con oltre centomila inserzioni attive e una crescente diversificazione dell’offerta. Nonostante i passi avanti in termini di trasparenza e fiscalità, rimangono sfide cruciali: migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle sex worker, contrastare con efficacia le reti criminali e la tratta e trovare un equilibrio tra regolamentazione, sicurezza e libertà individuale.